LOVE ME

 

di Giusy


CAPITOLO 1

 

Era la seconda volta in pochi anni che si svegliava da solo in casa, nessun rumore di acqua scrosciante nella doccia, di “la-la-la”, “pa-pa-pa”, sonaglini o piagnucolii. Si girò dal lato della culla, era lì… vuota! Che sensazione spiacevole!
“Perché le dico sempre si? Dovrei essere più deciso e oppormi ai suoi progetti, soprattutto quelli che prevedono l’allontanamento suo e della mia principessa!” Pensò… ormai era troppo tardi… il progetto di sua moglie stava prendendo sempre più forma e presto lui sarebbe stato chiamato a partecipare come uno dei protagonisti.
Un avvenimento privato stai tranquillo con poche persone, le più intime!” Si mise a ridere pensando a quelle parole sussurrate in un momento di poca lucidità. Furbetta sua moglie gli aveva strappato quel consenso dopo aver fatto l’amore consapevole che lui preso dall’eccitazione del momento le avrebbe detto di si.
“Sono un stupido… uno stupido innamorato!” Dopo quest’ultima riflessione si alzò dal lettone  troppo vuoto e silenzioso per i suoi gusti e andò a vedere  se per caso c’erano messaggi di Françoise sul cellulare, per lo meno gli inviava in continuazione foto di Sofi e audio delle sue chiacchierate.
Ben tre messaggi vocali e 10 immagini!
Messaggio numero 1: “Joe tesoro, aspetto che tu mi dica quale di questi abitini ti piacciono di più! Fammi sapere, stanno tutti bene a Sofi non trovi?”
Messaggio numero 2: “Io preferisco quello con il pizzo chantilly sulla gonnina, quello rosa… poi se a te piace qualche altro fammi sapere”
Messaggio numero 3: “Hai visto quanto è bella con il vestito rosa? Quello con il pizzo chantilly! E’ uno zuccherino!”
Joe rise perché non aveva chances, Françoise aveva già deciso e lo aveva interpellato solo per scrupolo di coscienza! Anzi era più che sicuro che il vestitino rosa con il pizzo chantilly era già nell’armadio di Sofi nella casa dei nonni a Parigi!
Vide tutte le foto della sua principessa… i vestiti erano quasi tutti rosa! … quanto era cresciuta in pochi giorni! Era diversa anche in viso! Assomiglia più alla sua mamma adesso!
Rispose ai messaggi: “Scegli tu Françoise, è bellissima con qualsiasi abitino!”
Arrivò subito la risposta: “Buon giorno amore mio! Saluta papà Sofi! Papà! Papà!... Ti amiamo papà soprattutto perché ci lasci carta libera su tutto! Ho già acquistato il vestitino rosa con il pizzo Chantilly!”
“Vi amo anch’io e mi mancate…”
Attese qualche secondo… nessuna risposta… evidentemente stava cercando di addormentare la piccola, il sonno non era di certo il punto forte della loro bambina, Françoise era molto stanca, le continue sveglie notturne della piccola la stavano estenuando e un po’ di riposo a casa dei suoi a Parigi avrebbe fatto bene ad entrambe.
Joe rise… conosceva sua moglie, non si sarebbe mai fatta scappare un abitino così bello! Queste parole le sentiva quasi ogni volta che uscivano! Il baby shopping era diventato l’hobby preferito di Françoise e non si tornava mai a casa senza un regalino per la piccola!
Era proprio ora di vestirsi e andare a lavoro, qualche altro giorno e finalmente avrebbe rivisto le sue donne!

 

CAPITOLO 2

Il volo atterrò in perfetto orario… Joe era impaziente di scendere per  riabbracciarle…
“Eccolo!!” Françoise urlò felicissima e  gli corse incontro con in braccio Sofi.
Le lacrime le scendevano giù dalle guance senza controllo.
“Quanto mi sei mancato!”
“Anche voi mi siete mancate tantissimo, basta vacanze senza di me!”
“Si basta!” Le rispose asciugandosi le lacrime con il dorso della mano. Joe prese subito in braccio la sua bimba che afferrò il viso del suo papà stringendolo forte al suo come faceva sempre nella loro casa a Tokio.
Joe si riempì le narici di quell’odore che solo la sua bimba aveva, un mix di latte vanigliato e di Françoise, toccò la sua pelle morbidosa delle braccia e del visino. Era di certo il suo più grande amore! Poi guardò sua moglie che li osservava e per l’ennesima volta si sentì l’uomo più felice della terra! Non poteva possedere più grande ricchezza fra le sue braccia se non quelle due donnine, tutte sue!
Françoise sfrecciava tra le strade di Parigi senza alcun esitazione, in quei giorni doveva aver fatto una buona pratica pensò suo marito che la vedeva guidare sicura parlando senza sosta dei preparativi per la festa del primo compleanno di Sofi.
Ad un tratto l’auto si fermò.
“Ma questa non è la casa dei tuoi genitori?”
“Non hai ascoltato una sola parola di quello che ti ho detto in macchina! Ti ho spiegato che ci saremmo fermati un attimo a vedere la location per il compleanno!”
“ Veramente ti ho ascoltato benissimo, sei tu che non hai ascoltato me,  ti ho detto che ero stanco e volevo andare direttamente a casa per riposare!”
Fece quella faccia colpevole che lui adorava e subito dopo era sempre seguita da una smorfietta di richiesta di perdono… con quegli occhioni azzurri era impossibile non perdonarla…
“Hai ragione, amore mio… ero talmente entusiasta nel volerti mostrare il locale che ho proprio glissato sulla tua richiesta… beh… ormai siamo qui! Ci vorranno cinque minuti vedrai!” Gli disse sorridendo… poi bacio sulla guancia ed era fatta… nessuna resistenza… era nelle sue mani modellabile come la plastilina che ogni tanto comprava a Sofi per sviluppare la motricità fine… come gli spiegava lei… quando lui terrorizzato la rimproverava perché riteneva Sofi troppo piccola per la plastilina, per le matite colorate, per la sabbia… per tutto! Era iperprotettivo al contrario di Françoise che invece amava far sperimentare di tutto alla loro bambina provocando qualche semi infarto al papà!
Ancora doveva riprendersi quando la vide lanciare la bimba nella piscina dove andavano a nuotare madre e figlia due volte a settimana! Sconsiderata!
Aveva lanciato la loro piccola come fosse un’esca, quando la vide riaffiorare dall’acqua come una piccola sirenetta, riprese a respirare ma avrebbe voluto affogare sua moglie lì seduta stante!
“Stai tranquillo, lo facciamo sempre, a Sofi piace andare sott’acqua!” Cercò di tranquillizzarlo lei dopo aver visto la sua faccia sconvolta.
Li accolse un signore che evidentemente si aspettava la loro visita, quindi non era del tutto casuale il loro passaggio dalla location… Joe era ormai rassegnato… per un paio di giorni sarebbe stato il burattino di sua moglie… cosa gli toccava fare per renderla felice!
Françoise era una moglie dolcissima e attenta ed una madre amorevole ma quando entrava nelle vesti di organizzatrice di eventi sembrava posseduta! Era un lato della sua personalità che lo intimoriva, anche perché uscito vivo dall’organizzazione del matrimonio e del battesimo non pensava che per il primo compleanno di Sofi avrebbe uscito fuori l’artiglieria pesante, invece si sbagliava… eccola  lì… che parlava con il tizio di torte con crema, frutta, cioccolatini, roselline…
Sospirò e li raggiunse… “Dobbiamo  pazientare piccolina mia… poi torneremo a casa e sarà di nuovo la nostra mamma tranquilla e quieta!”
“Assaggia!” Non gli diede neanche il tempo di arrivare e si ritrovò un boccone di torta in bocca …
“Cosa ne pensi?” E’ buona?”
Joe avrebbe voluto rispondere ma aveva la bocca strapiena… ma quanto torta gli aveva messo in bocca? Era tutta matta!
Era pronta con un’altra cucchiatata ma questa volta lui la fermò in tempo…
“Perché mi fai assaggiare le torte quando già hai deciso quale prendere?!” Le chiese freddandola…
“Volevo coinvolgerti un pò!” Si scusò… “E poi non ho affatto deciso per la torta!”
“Lo sai che non capisco nulla di abitini o torte… tutto quello che decidi mi va bene anche perché il più delle volte hai già fatto tutto!”
Diventò rossa in viso… colpevole fino al midollo…
“C’è un solo modo per farti perdonare! Stasera a letto ne parleremo… mi ha lasciato a stecchetto per quasi due settimane!” Le disse sottovoce mentre il tizio delle torte parlava con altri clienti.
Ora il suo viso era rosso fuoco… Mentre lui le sorrideva sornione…
“A casa dei miei no! Lo sai!”
“Questo lo vedremo… sbaglio o abbiamo una zona della casa riservata tutta per noi?! I tuoi l’hanno creata appositamente perché ci sentissimo a nostro agio durante le vacanze, quindi non va considerata casa dei tuoi!”
“Beh… poi ne parliamo…!”
“No piccola viziata… è già deciso… stasera la piccola a nanna presto e tu a mia disposizione!”
“Ti sembra questo il luogo per fare certi discorsi!” Lo ammonì ormai color peperoncino rosso…
“Ogni momento è quello buono per parlare di certi discorsi… come dici tu… dopo settimane che non si affrontano… anzi che non si toccano e non si fanno soprattutto!”
“Joe sei un pervertito!”
Joe rise da morire… “Ancora non sai cosa ti farò stanotte… poi si… che darai del pervertito!”
Non ebbe la possibilità di replicare perché tornò il tizio delle torte.
“Allora i signori hanno deciso?”
“Va bene quella che ha scelto mia moglie, adesso la salutiamo e grazie di tutto!”
Joe diede la mano al tizio, lasciando Françoise senza parole, era agguerrito suo marito… non le restò che ringraziare e salutare a sua volta dicendo che avrebbe chiamato pi tardi per fargli sapere cosa avevano deciso.
Durante il tragitto di ritorno lei non disse una parola e Joe potè giocare con Sofi senza dover anche prestare attenzione a ciò che diceva Françoise..

 

CAPITOLO 3

La sua Sofi sembrava una bambolina nel suo abitino rosa, Joe era molto soddisfatto delle decisioni di Françoise, tutto nel locale era allegro e rosa! C’era davvero tanto rosa! Di certo nessuno avrebbe avuto dubbi che si stava festeggiando un avvenimento femminile!
Mentre aspettava che gli invitati arrivassero osservava sua moglie sistemare gli ultimi dettagli, era bellissima anche lei, indossava un semplice abitino stretto in vita con una gonna leggermente scampanata, le stava un incanto o forse era lui che ne era completamento innamorato e anche con un sacco di juta le sarebbe sembrata stupenda.
“Ehi… guarda che tu non hai la supervista per poterle fare i raggi X!” La battuta e una pacca sulla spalla lo riportarono sulla terra. “Come stai amico? Mi sembri messo proprio male in mezzo a tutto questo rosa!”
“Veramente avendo fatto una figlia con lei, non credo abbia bisogno dei raggi X! Almeno questo è quello che mi auguro per te amico mio!”
“Albert! Jet! Che piacere avervi qui!” Joe era felice di rivedere i suoi amici.
“E la festeggiata?” Jet adorava la piccola Shimamura perché era un’imitatrice bravissima di smorfie e lui si divertiva tantissimo ad insegnarle le boccacce facendo arrabbiare i suoi genitori, soprattutto Françoise che non voleva che la sua bimba diventasse un maschiaccio.
“Guarda chi c’è? Lo zio brutto e monello!” Françoise si avvicinò per salutarli con la festeggiata in braccio.
Non ebbe il tempo di arrivare da loro che Jet le rubò la bambina dalle braccia e iniziò subito con le linguacce.
“Jet! Non le insegnare queste cose!”
“Stai tranquilla, una principessa è sempre una principessa anche se fa la linguaccia!”
“Albert che bello averti qui!”
“Mi è dispiaciuto molto non poter essere presente per il battesimo e non sarei mai mancato al primo compleanno di Sofi!”
“Avete notizie di Breat? Non dovevate arrivare insieme voi tre?”
“Quello stonato si è dimenticato di comprare il regalo e si è fermato in un negozio, verrà più tardi! Ecco il dottor Gilmore con Ivan!” Albert indicò all’ingresso l’arrivo di altri ospiti.
Joe e Françoise li accolsero con grande affetto, non era semplice ritrovarsi tutti insieme ma forse il compleanno di Sofi sarebbe stato l’avvenimento che li avrebbe fatti ritrovare tutti dopo il matrimonio.
Alla festa arrivarono tutti i loro cari amici: Chang, Geronimo, Punma e Breat che si presentò vestito elegantissimo per raccontare alla piccola Sofi la sua favola preferita: La Sirenetta! La bimba rise tantissimo durante la recitazione grazie alle trasformazioni dello zio Breat! Era lo zio preferito della bimba con grande disappunto di Jean che nonostante regalasse a Sofi tanti giochi non riusciva a farsi adorare come quel buffone di zio inglese!
Sofi si comportò come una piccola dama quella sera, non fece capricci e aiutata da mamma e papà spense la candelina della sua torta tutta rosa con crema chantilly!
Risero tutti come matti quando la bimba mise una manina dentro la soffice torta e poi la strofinò sul bel vestitino facendo quasi svenire la mamma!
Per fortuna Joe aveva  lui un regalo per la piccola Sofi, era un vestitino che lui stesso aveva acquistato a Tokio e che aveva scelto per il suo primo compleanno, solo che non volendo deludere Françoise non disse nulla.
Sua moglie rimase sorpresa di quel regalo inaspettato ma fu felice perché Sofi era bellissima con il vestito scelto dal papà, un bel pagliaccetto rosa!  Molto più comodo del vestitino elegante che oltre al pizzo adesso aveva anche la crema chantilly incorporata!

“Questa foto la mettiamo qui che dici?”
Françoise appoggiò una cornice rosa con una foto che ritraeva la piccola Sofi che indossava il pagliaccetto, in braccio al suo papà, accanto c’era lei e tutti intorno i loro più cari amici, nonni materni, nonno Isaac, il piccolo Ivan e Jean!
“Sta proprio bene qui!”
“Si lo penso anch’io, magari il prossimo compleanno potremmo…”
Non potè finire la frase perché Joe le tappò la bocca con un bacio e le sussurrò: “Il prossimo compleanno lo festeggeremo a casa, qui a Tokio io, te, Sofi e forse un fratellino in arrivo!”
“Fratellino? Non sono incinta!”
“Appunto dobbiamo darci da fare!”
La prese in braccio e approfittando del sonnellino di Sofi iniziarono i “preparativi” per l’arrivo di un fratellino o di una sorellina!


FINE

 

© 11/09/ 2015

Licenza Creative Commons
Cyborg 009 Fanfiction di www.cyborg009.it è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported



 
 


Questo e' un sito amatoriale il cui unico scopo è divulgare ed informare senza fini di lucro alcuno.
Tutto il materiale, le immagini e gli screenshots su queste pagine sono di proprieta' dei relativi autori e sono offerte solo a scopo dimostrativo e descrittivo

Copyright (c) 2006 - 2011   |   Cyborg 009 Il forum italiano   |   Kibou